La psichiatria italiana di comunità nasce nel 1978 con la Legge 180 che ha chiuso gli Ospedali psichiatrici e ha aperto i Servizi di salute mentali territoriali.
Nel Servizio di salute mentale di Trento la psichiatria italiana di comunità è applicata con alcune specificità: il fareassieme e in particolare gli UFE (Utenti Familiari Esperti).
La psichiatria di comunità si basa su 3 principi e su tante buone pratiche
• L’inclusione sociale: la cura e l’integrazione della persona con una malattia mentale avviene quanto più possibile nel luogo dove vive e lavora.
• L’integrazione di tutti gli interventi in un unico sistema che eroga tutte le prestazioni di cura: il Dipartimento di salute mentale.
• La continuità nella presa in carico. L’utente e la sua famiglia sono accompagnati attivamente nel tempo nelle diverse aree di attività del Dipartimento.
In Italia le buone pratiche della psichiatria di comunità sono ancora oggi presenti in modo difforme e spesso inadeguate.
La nostra avventura parte nel 1999, per cambiare una situazione che era a dir poco ‘difficile’. Un impegno su molti fronti con un obiettivo speciale: coinvolgere attivamente gli utenti e i familiari. Da questo impegno è nato il ‘fareassieme’ che è la caratteristica principale del nostro approccio.
I gruppi di auto mutuo aiuto offrono uno spazio di incontro settimanale alle singole persone e alle famiglie che condividono lo stesso problema. Nel gruppo le persone si incontrano in un clima di parità e di amicizia, scambiano le proprie esperienze, riscoprono le proprie risorse, camminano assieme per migliorare la qualità della vita. Si tratta di un’esperienza di gruppo che vede le persone impegnate per il proprio e l’altrui benessere promuovendo le reciproche potenzialità, attraverso l’ascolto e il rispetto della storia di ciascuno.
Ognuno partecipa al gruppo di auto mutuo aiuto secondo la propria disponibilità, portando se stesso e la propria storia di vita in un clima di fiducia e ascolto.
https://www.fiaso.it/Buona-Sanita/Assistenza-territoriale/UFE-Utenti-familiari-esperti
Nel Servizio di salute mentale di Trento la psichiatria italiana di comunità è applicata con alcune specificità: il fareassieme e in particolare gli UFE (Utenti Familiari Esperti).
La psichiatria di comunità si basa su 3 principi e su tante buone pratiche
• L’inclusione sociale: la cura e l’integrazione della persona con una malattia mentale avviene quanto più possibile nel luogo dove vive e lavora.
• L’integrazione di tutti gli interventi in un unico sistema che eroga tutte le prestazioni di cura: il Dipartimento di salute mentale.
• La continuità nella presa in carico. L’utente e la sua famiglia sono accompagnati attivamente nel tempo nelle diverse aree di attività del Dipartimento.
In Italia le buone pratiche della psichiatria di comunità sono ancora oggi presenti in modo difforme e spesso inadeguate.
La nostra avventura parte nel 1999, per cambiare una situazione che era a dir poco ‘difficile’. Un impegno su molti fronti con un obiettivo speciale: coinvolgere attivamente gli utenti e i familiari. Da questo impegno è nato il ‘fareassieme’ che è la caratteristica principale del nostro approccio.
I gruppi di auto mutuo aiuto offrono uno spazio di incontro settimanale alle singole persone e alle famiglie che condividono lo stesso problema. Nel gruppo le persone si incontrano in un clima di parità e di amicizia, scambiano le proprie esperienze, riscoprono le proprie risorse, camminano assieme per migliorare la qualità della vita. Si tratta di un’esperienza di gruppo che vede le persone impegnate per il proprio e l’altrui benessere promuovendo le reciproche potenzialità, attraverso l’ascolto e il rispetto della storia di ciascuno.
Ognuno partecipa al gruppo di auto mutuo aiuto secondo la propria disponibilità, portando se stesso e la propria storia di vita in un clima di fiducia e ascolto.
https://www.fiaso.it/Buona-Sanita/Assistenza-territoriale/UFE-Utenti-familiari-esperti